SOTTOVOCE 2017
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Rimini, 17.11.2017.   
Una citazione da "
I giorni dell'ira" in "Chiamami città" del 14.11.2017:

Come riporta Antonio Montanari (“I giorni dell'ira”, Il Ponte, 1997) «Babbi, scrisse Oreste Cavallari, “con poca istruzione e molta miseria, si era fatto da sé con forte carattere e forte personalità. Tutti, anche gli avversari politici, ne riconoscevano la forza d’animo e la purezza d’ideali”. “Nel 1921 contrastò duramente le tendenze filofasciste» di don Domenico Garattoni e dell’avvocato Mario Bonini, costringendoli… a presentare le dimissioni dal Partito Popolare”, scrive lo storico Piergiorgio Grassi. Sturziano, davanti al problema agrario Babbi sostiene idee per allora “molto audaci”, differenziando nettamente il partito popolare “dal comportamento degli agrari e delle forze economiche, appoggiate da il Resto del Carlino, che si preparavano a chiedere l’intervento delle squadre fasciste di Leandro Arpinati“. Nel 1923 per la sua posizione di antifascista viene espulso dalle Ferrovie e si trasforma in rappresentante di commercio nel settore dei mobili. Nel 1943 riprende la sua attività politica, in modo clandestino, “chiamando a raccolta gli antichi popolari e qualche giovane dell’Azione Cattolica in vista della fondazione di un nuovo partito”, scrive ancora Grassi».

Rimini, 3.11.2017   

Tasse comunali e multe.
Il Comune di Rimini deve multare se stesso
Lettera pubblicata sul "Corriere Romagna" del 3.11.2017.

Quando cambiano le norme sul pagamento dei rifiuti, il Comune dovrebbe scrivere ai singoli cittadini (a spese loro) per comunicare le novità, invece di applicare sanzioni in riferimento ai vecchi dati regolarmente forniti all'Amministrazione.
Nella denuncia per i rifiuti presentata al Comune da un cittadino nel 1993, il garage (28 mq) era esentato. Nel 2017 le cose sono cambiate. Hera ha richiesto 41,23 euro, a fronte di un recupero di 28,60. Il Comune di Rimini per la Tari del 2014 e 2015 chiede 104,36 euro di imposta in più, aggiungendo una sanzione di 33,34 euro, per un totale di 149 euro.
Nel 2014 il Comune di Rimini aveva già chiesto 228 euro per la Tasi, cifra regolarmente pagata. E nel 2015, 249 euro altrettanto versati. Adesso ne vuole altri  104,36 per il biennio in questione, 2014-2015, più la ricordata sanzione di 33,34 euro ed altre spese. Ma che c'entra la sanzione se il cittadino per il biennio 2014-2015 ha pagato tutto quello che gli ha chiesto il Comune di Rimini? Vogliono altri 100 euro per il garage? Benissimo. Ma questa multa è violenza burocratica di chi non sa far funzionare le cose. Le cifre versate in precedenza, sono quelle richieste dal Comune. Il quale forse pretende che il cittadino spenda cento euro presso un tecnico competente privato per la pratica in questione, allo scopo di risparmiare 33,34 euro di sanzione? Stando così le cose, la multa comunale è più conveniente: per cui dovremmo anche dire grazie? Forse il Comune dovrebbe multare se stesso.



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